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28 Nov2013

I NEMICI DELLE SIEPI

La cocciniglia

altre immagini Insetti che perforano la lamina fogliare o dei fusti giovani si nutrono della linfa (ricca di zuccheri) presente nelle foglie o nei fusti hanno varie dimensioni, dai pochi millimetri, al mezzo centimetro o più colonizzano in gran numero le parti giovani delle piante, i germogli e le foglie esistono specie che infestano le radici, causando grave danno alle piante i maschi sono provvisti di ali, le femmine sono senza ali e in alcuni casi dopo aver deposto le uova perdono anche le zampe divenendo in pratica dei contenitori per la protezione della nuova generazione insetti facilmente riconoscibili perché ricoperti di una sostanza cerosa di protezione, che forma in pratica un cappuccio, come un piccolo scudo, rigido o gommoso a seconda delle specie si diffondono sulle conifere, su molte piante ornamentali (siepi), sulla vite, sugli agrumi e sulle succulente in genere sviluppano al meglio nelle fessure, negli anfratti e nei luoghi della chioma poco esposti alla luce (il sotto foglia) in molti casi vengono spostati sulle piante dalle formiche, che con la loro presenza possono svelarci un inizio di infestazione

Consigli pratici

Una lieve infestazione si debella anche asportando questo parassita manualmente, disinfettando i fori lasciati dagli insetti con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool. Se l’infestazione risulta essere massiccia è bene intervenire utilizzando dell’olio bianco, magari attivato con malathion o con un piretroide. È consigliabile trattare le piante con prodotti anticoccidici all’inizio della primavera oppure in autunno inoltrato, così da distruggere gran parte delle uova. Gli insetticidi da contatto servono per le cocciniglie radicali, in quanto se si usa l’olio bianco può danneggiare le radici. Infestazioni massicce di cocciniglia producono abbondante melata, favorendo lo sviluppo di fumaggini.

I funghi fumaggini

I funghi fumaggini altre immagini     Malattia fungina causata da funghi saprofiti che non attaccano la pianta si nutrono di una sostanza zuccherina, nota come melata, normalmente prodotta dai più comuni parassiti, gli attacchi di fumaggine si riconoscono da uno strato polveroso, simile alla fuliggine, che si trova su foglie e germogli. Afide, Cocciniglia e Metcalfa sono le maggiori produttrici di melata, causa principale della formazione di fumaggine attacchi prolungati, prima indeboliscono e poi causano la morte della pianta , l’uso di prodotti specifici contro questi parassiti dopo poco tempo determina l’eliminazione della fumaggine.

L’ oziorrinco

L’ oziorrinco altre immagini     Le larve vivono nascoste nel terreno e si nutrono di radici sono bianche, carnose, con il capo di colore giallo-rosso, lunghe circa 1 cm riconoscibili per la forma a “c” del corpo molto dannose, l’adulto, dopo il crepuscolo, esce dal rifugio del terreno, (parte bassa del tronco) e inizia a risalire il tronco e sale fino alle foglie giovani e comincia a mangiarle, all’alba ritorna nel rifugio nel terreno provoca delle erosioni a forma di mezzaluna, sulle foglie di piante da frutto ed ornamentali, che possono essere abbastanza gravi nelle piante giovani perché compromettono la formazione della chioma con rallentamento della crescita, la fase di attività è molto lunga (al minimo 4 mesi: maggio-giugno e settembre-ottobre) e alcune volte più specie sono presenti contemporaneamente, se sono presenti gravi infestazioni (in particolar modo su siepi) si deve ricorrere ad irrorazioni ripetute per almeno 15 giorni.

Afidi

Afidi altre immagini     Detti anche pidocchi delle piante, ne esistono circa venti specie piccolo corpo, 1-3 millimetri, di forma ovale, zampe corte, alcune specie hanno le ali apparato boccale pungente-succhiatore, per mezzo del quale bucano, per succhiarne la linfa, la superficie delle foglie, dei piccoli rami e dei germogli sviluppano su piante coltivate, orticole e piante ornamentali si annidano nelle parti più tenere delle piante, ma esistono specie che preferiscono la parte inferiore delle foglie ed anche fusti semilegnosi, le colonie di afidi contano numerosissimi esemplari in genere si hanno due o tre generazioni all’anno, prodotte da femmine non fecondate, per partenogenesi, che danno origine ad esemplari femminili. Prima dell’inverno si ha una generazione di maschi, che si accoppiano con le femmine, le quali produrranno uova adatte a trascorrere l’intero inverno rintanate in luoghi riparati succhiano la linfa ed emettono un liquido zuccherino, la melata, che cadendo su foglie e fusti, diviene terreno di coltura dei funghi fumaggini. La melata attira anche altri insetti, come api e formiche; con queste ultime spesso gli afidi vivono in una sorta di simbiosi, per cui le formiche proteggono gli afidi e li spostano su altre piante, utilizzando in cambio la melata, come se li “allevassero”spesso inoculano nelle piante, attraverso la saliva, virus di vario tipo, alcuni dei quali possono causare danni molto gravi. Le infestazioni da afidi si combattono con insetticidi specifici o ad ampio spettro

Tags: Afidi, I funghi fumaggini, L' oziorrinco, La cocciniglia

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